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IL SALE DI SALSOMAGGIORE TERME

SALE (dal dizionario treccani)


...Denominazione corrente del cloruro di sodio usato nella pratica domestica come condimento dei cibi e in molte industrie alimentari. È un solido cristallino..., di sapore salato-amaro caratteristico, facilmente solubile in acqua, incolore e trasparente alla luce, largamente diffuso in natura disciolto nelle acque del mare e in quelle di alcuni laghi e sorgenti (detti perciò salati), o come minerale (salgemma); indispensabile all'alimentazione umana, utilizzato anche in quella del bestiame e in numerose industrie (chimiche, alimentari, conciarie, metallurgiche, ecc.)

Il Sale di Salsomaggiore Terme
Le acque salsobromoiodiche sono acque termali ipertoniche densità di 16° Baumé (150 grammi di sali per litro), fredde (16° C alla fonte) e profonde (800-1200 metri ). Sono acque molto preziose, concentrate non si riesce a ricreare in laboratorio la stessa concentrazione salina, il Mar Morto, il mare più salato al mondo, ha una densità di 5 Baumé, mentre il Mediterraneo di 3 Bè.

Tali acque termali contengono elevate percentuali di cloruro di sodio e di molti altri elementi che ne ampliano notevolmente gli effetti terapeutici contengono la più alta percentuale riscontrabile in acque naturali dei sali di iodio (0,054 grammi per litro) e di bromo (0,23 grammi per litro). Per la presenza di sali ferrosi che si ossidano a contatto con l'aria, assumono una tipica colorazione rossiccia.

Le acque termali di Salsomaggiore risalgono a milioni di anni fa, esse affioravano laghetti naturali che venivano utilizzati dai Celelati tribù di Galli presenti in zona il cui nome letteralmente significa appunto fabbricatori di sale. La zona dell'odierna Salsomaggiore pur essendo selvaggia e povera di risorse venne colonizzata dai romani che costruirono rudimentali "Fabbriche di sale" e per difenderle costruirono una rocca fortificata sul "Castellaccio".

In epoca romana un terribile cataclisma distrusse il primo nucleo abitato sorto ne quartiere Brugnola e inghiottì le fonti di acqua salata. Le fonti saline vengono ripristinate in epoca carolingia, nel 801 Carlo Magno concesse agli abitanti della Brugnola di sfruttare le saline, alcuni anni dopo suo nipote Vibodo vescovo di Parma concesse al Collegio dei canonici di Parma lo sfruttamento di una Parte delle saline, un'altra parte da tempo era sfruttata dai frati dell'Abbazia Cistercense di Chiaravalle della Colomba. Inizia così l'ascesa del borgo di Salsomaggiore I frati di Chiaravalle attraverso la presenza plurisecolare nei luoghi del sale trasformano profondamente le zone salsesi: l'installazione di pozzi, l'organizzazione del lavoro, la costruzione della case e dei depositi di sale, il disboscamento delle colline ed il rimpianto.

Dall' XI secolo si afferma nei territori di Salsomaggiore la dinastia dei Pallavicino (sembra che il nome derivi dall'espressione "pela vicino" per la bramosia e rapacità, tipica anche del periodo storico) Secondo antiche fonti lo stemma della città: la salamandra tra le fiamme venne donata ai cittadini di Salsomaggiore dall'imperatore Federico II nel 1226 come simbolo della gratitudine imperiale. Verso la metà del XIV secolo la città venne distrutta dai Visconti per vendetta a causa dell'alleanza della città di Salsomaggiore con Piacenza.

A seguito di tale evento venne costruito un nuovo municipio e un nuovo Borgo in piano, non più sul Castellaccio.
Inizia così l'ascesa di Salsomaggiore Comune e Capitale del sale.

"Il sale è elemento di grande importanza nella conservazione e nella maturazione delle carni suine, si potrebbe dire che la storia del prosciutto di Parma sia parallela a quella di Salsomaggiore -l'antigo logo della Brugnola deto Potiolo de la Noce- e di Salsominore -Salso de Joco- dove dalle più remote antichità si otteneva dalla "cottura" delle acque salsoiodiche il sale per uso domestico ed anche per i "lardaroli e salumieri".
[Enrico dall'Olio, Itinerari turistici della Provincia di Parma, vol. III°, Parma, Artegrafica Silva], [Enrico Dall'Olio, Il Prosciutto di Parma, Parma]

Solo nel 1839 , grazie all'intuizione del medico condotto Lorenzo Berzieri, si scoprono le valenze curative di queste acque rare che registrano, all'origine, una densità di sali minerali cinque volte superiore a quelle del Mar Mediterraneo. La concessione all'uso delle acque minerali da parte della duchessa Maria Luigia d'Austria(1847) segna l'inizio della storia della stazione termale. Tali acque termali contengono elevate percentuali di cloruro di sodio, iodio e bromo, ma anche di molti altri elementi che ne ampliano notevolmente gli effetti terapeutici. Dalle acque salsobromoiodiche, per concentrazione , viene preparata l'Acqua Madre, un'acqua termale che viene utilizzata soprattutto per le cure inalatorie, le irrigazioni nasali e vaginali, grazie alla forte riduzione del cloruro di sodio. Dagli stessi pozzi da cui provengono le acque termali si estrae il fango, un prodotto ricchissimo di sostanze minerali che miscelato ad argilla della zona e lasciato maturare per due anni nelle acque termali, viene poi utilizzato per le applicazioni curative.

"Delle antiche saline di Salso, si tornò a parlare nell'ultima guerra (1943-45) e la necessità suggerì di ritornare a far cuocere l'acqua salsa con rudimentali attrezzature per ricavarne un po' di sale divenuto a quei dì, introvabile; ogni giorno per le strade di salso si snodava una processione di uomini , donne, ragazzi con biciclette, birocci e carretti portando damigiane, bigonci e tinozze col l'acqua salsa. Come già in passato veniva sottoposta ad ebollizione fino a completa evaporazione e in fondo ci restava il sale di colore bluastro che poi la calce doveva sbiancare. Fu il sale casalingo, semiclandestino che permise alla gente della bassa di vincere la fame durante la guerra, dico la fame perché quel sale rendeva sul mercato formaggio, farina, burro, e carne".
[Enrico dall'Olio, Itinerari turistici della Provincia di Parma, vol. III°, Parma, Artegrafica Silva], [Enrico Dall'Olio, Il Prosciutto di Parma, Parma]

Il Giardino Botanico Gavinell da più di 10 anni ha riportato la tradizione del sale alimentare di Salsomaggiore Terme enfatizzandone le caratteristiche salutari, unendole all'antichissimo sapere delle piante officinali e aromatiche creando miscele di erbe e sali dal sapore unico, un "pizzico" di benessere per ogni vostro piatto.